Interpretazione e trasformazione - 9788857538976

Interpretazione e trasformazione: Tradizionalmente, l'ermeneutica si è definita come una "kunstlehre", un insieme di metodologie, tecniche e tecnologie per l'interpretazione e la comprensione di espressioni culturali, in particolare dei testi. In quanto corrente propriamente filosofica, essa è diventata durante il secolo scorso una riflessione di secondo grado su interpretazione e comprensione quali aspetti centrali dell'esistenza umana, dell'essere nel mondo, con se stessi e con altri. Eppure, oggigiorno entrambe queste prospettive sembrano troppo ristrette. Nel primo caso, l'ermeneutica era certo applicata ma anche limitata a un ambito talmente specifico da essere ridotta al ruolo di ancella di discipline quali la filologia o l'esegesi biblica. Nel secondo caso, essa avanzava una pretesa di universalità, perdendo però molta della sua concretezza. L'intento di questo volume è di tracciare una prima via per superare quest'alternativa. L'ipotesi avanzata e affrontata dai diversi autori è che non ci sia buona interpretazione che non sia trasformativa, sia sul contesto sociale, naturale e tecnico entro cui avviene, sia sull'interpretante stesso.
Traditionally, the hermeneutic took shape as a Kunstlehre, a set of methodologies, techniques and technologies for the interpretation and understanding of cultural expressions, particularly of texts. As current philosophical properly, it has become over the last century a second order reflection on interpretation and understanding what aspects of human existence, of being in the world, with yourself and with others. Yet, nowadays both these perspectives seem too narrow. In the first case, the hermeneutic was hardly applied but also limited to a specific scope so as to be reduced to the role of handmaiden disciplines such as Biblical Philology or exegesis. In the second case, it was advancing a claim to universality, losing much of its effectiveness. The intent of this volume is to draw a first way to overcome this alternative. The hypothesis and addressed by different authors is that there is no good interpretation that is not transformative, both the natural and the social context, and the interpretant technician within itself.