Rabbi Akiva. L'uomo saggio del Talmud - 9788833929330

Rabbi Akiva. L'uomo saggio del Talmud: Pur fra molte incertezze, la leggenda ci narra che Akiva ben Joseph nacque attorno all'anno 50 dell'era volgare, forse nella città di Lod, nell'odierna Israele, e morì martirizzato attorno al 135 per aver continuato a insegnare pubblicamente la Torah nonostante la proibizione delle autorità romane. Si dice che fece in modo di spirare prolungando la parola echad, «uno», che conclude la prima frase della preghiera ebraica Shemà: «Ascolta Israele, il Signore nostro Dio, il Signore è uno». Rabbi Akiva, tuttavia, è una storia prima ancora che un uomo, e questo libro non può dunque essere una biografia nel senso comune del termine. È piuttosto un affresco, che attraverso la figura dell'uomo più saggio e ammirato del Talmud, fotografa la cultura ebraica palestinese del i secolo, nel drammatico momento della sua riconversione da antica religione centralizzata - fondata sul Tempio e sulla casta sacerdotale - a moderna religione diffusa di «maestri» (l'etimo di rabbini), fondata sullo studio e l'interpretazione della Torah. Tanto più che di Akiva abbiamo solo riferimenti interni a quel mondo e nulla di lui ci è invece pervenuto da fonti non ebraiche. Nel Talmud - un'immensa opera letteraria, giuridica, filosofica e religiosa, composta tra il I e il V secolo - Akiva viene descritto come il «capo di tutti i saggi», l'uomo di umili origini che studiò la Legge in età già adulta, il commentatore arguto e inventivo, quasi sempre vincente nelle dispute tra saggi. È l'esempio da seguire, e come tale è considerato l'iniziatore del rabbinismo. A questo Akiva «canonico», Holtz aggiunge qui mill
Even among many uncertainties, the legend tells us that Akiva ben Joseph was born around the year 50 of the common era, perhaps in the town of Lod, in what is now Israel, and died martyred around 135 for continuing to publicly teach the Torah in spite prohibition of the Roman authorities. It is said that he made sure to expire by extending the word echad, "one", which concludes the first sentence of the Jewish prayer Shema Yisrael: "hear Israel, the Lord our God, the Lord is one." Rabbi Akiva, however, is a story even before a man, and this book cannot therefore be a biography in the usual sense of the term. It is rather a fresco, which through the figure of the wisest man and admired of the Talmud, Jewish culture first-century Palestinian photographer, in the dramatic moment of his conversion from ancient religion and caste-based on centralized Temple priests-a modern religion spread of "masters" (the etymology of rabbis), based on the study and interpretation of the Torah. Especially as by Akiva we only internal references to that world and nothing about him there is received from non-Jewish sources. In the Talmud-an immense literary, religious, philosophical and legal, composed from the 1st to the 5th century-Akiva is described as the "head of all the sages," the man of humble origins who studied the law in age already adult, witty and resourceful commentator, almost always Trump in disputes between wise. Is the example to follow, and as such is considered the initiator of Rabbinic. In this Canon, "Holtz added here mill Akiva"