L'uomo che andò in fumo - 9788838923586

L'uomo che andò in fumo: Martin Beck, il commissario della polizia di Stoccolma, è chiamato a indagare sulla scomparsa di un uomo. Alf Matsson è sparito senza lasciare tracce. È, o era, un giornalista di successo: brutto personaggio, alcolista e attaccabrighe, nessuno rimpiangerebbe la sua presenza o si meraviglierebbe che stesse smaltendo la sbornia in qualche tana. Ma il direttore del giornale dove lavora minaccia un caso internazionale perché l'ultima volta è stato localizzato a Budapest, oltrecortina, ed è lì che Matsson sembra essere svanito. Perciò Beck è convocato in via riservata proprio mentre è in procinto di partire per le vacanze estive, per raggiungere moglie e figli. Il commissario, che rifiuta per metodo ogni ipotesi preconcetta e ogni partito preso, segue due piste diverse e successive, serpeggianti dentro il sottomondo frequentato dal giornalista (un gruppo di colleghi compagni di bevute e fracassoni, e un terzetto equivoco di trafficanti), prima a Budapest e poi di ritorno in Svezia. Si lascia prendere dalla solita routine del suo metodico lavoro di squadra, con un poliziotto ungherese, Vilmos Szluka, con cui scatta una silenziosa simpatia, e con il collega e amico fraterno Kollberg, intelligente ipercritico e lamentoso. Alla fine è la cura dei dettagli, il passare e ripassare i particolari, a farlo inciampare nell'indizio che smentisce tutti gli altri e guida a una soluzione, sul caso dell'uomo in fumo, come sempre, tutt'altro che romantica o clamorosa.
Martin Beck, the Stockholm Police Commissioner, is called to investigate the disappearance of a man. ALF Matsson disappeared without a trace. And, or was, a successful journalist: bad character, alcoholic and brawler, nobody would regret its presence or marvel that he was hungover in any hole. But the Director of the newspaper where he works threatens an international case because last time it was localized in Budapest, iron curtain, and that's where Matsson seems to have vanished. So Beck is summoned in confidence even as it is about to leave for summer holidays, for his wife and children. The Commissioner, who refuses to method every preconceived assumptions and any bias, follows two different tracks and later, meandering in the underland attended by journalist (a group of colleagues drinking buddies and rattling, and a trio of smugglers misunderstanding), first in Budapest and then back to Sweden. It lets you take from your usual routine of his methodical teamwork, with a policeman Hungarian, Vilmos Szluka, with which a hushed sympathy, and with his colleague and friend Kollberg, intelligent hypercritical and whiny. Ultimately it is the attention to detail, the passing and repassing the details, to make him stumble in the clue that belies all the others and drives to a solution, on the case of man in smoke, as always, far from romantic or sensational.