Estate al lago - 9788838917240

Alberto Vigevani è stato punto di riferimento della cultura lombarda interpretando, nella e per la cultura lombarda, una moltitudine di ruoli diversi. Due i ruoli recitati al meglio: il libraio e lo scrittore. Sellerio dedica ad entrambi attenzione editoriale (splendido il suo ’La febbre dei libri’ ch’è diario d’un cercatore antiquario tra cittadine decadenti, scaffali decadenti, scartoffie decadenti) e - per quanto concerne il narratore - dà ragione di questo ’Estate al lago’ che è tra le sue scritture più fulgide. Il tema apparente è la conoscenza del corpo (il proprio e l’altrui) attraverso il passaggio "dall’innocenza alla torbida scoperta del sesso" fatta da un fanciullo meneghino in vacanza nel caldo estivo d’Italia: merita già lettura la delicata e improvvisa rappresentazione, per quanto non all’altezza di quella espressa dall’ ’Ernesto’ di Saba. Ma v’è un secondo argomento che giace celato e che prende ombra, poi forma, poi vera e propria sostanza: il crepuscolo dell’adolescenza. Giacomo, il fanciullo, passa infatti l’agosto estasiandosi per una fragile, diafana, malaticcia ragazza bionda ch’è simbolo - ad un tempo - dell’amore "inespresso e impossibile e perciò stesso rasserenante" e dell’adolescenza come momento irresponsabile, come condizione comoda e uterina che consente di osservare, fissare, contemplare il mondo senza farvi parte davvero. Storia di una conquista, in apparenza, ’Estate al lago’ è invece una storia di giovinezza poetica.