Arrivata al suo settimo albumdi inediti, Bjorkdecidedi riaffacciarsi con un progetto che ha moltodi concettuale: “MedulÔ è un titolo che richiama al’origine, al midolo, appunto. Questa operazionedi scarnificazione intelettuale viene attuata mediante ’usodela voce come unico strumento suonato neldisco (a parte pochissime eccezioni). a sua gravidanza e ha fatto riscoprire un rinnovato contatto intimo e prezioso con il proprio corpoda cui è partita una riflessione conclusasi con ’ideazione e a realizzazionedi Medula. Molti gli ospiti,da Robert Wyatt a Mike Patton. e voci sono rielaborate al computer, cosìda sembraredele tastiere odele vere e proprie batterie elettroniche. Il tutto risulta abbastanza godibile, anche se alcune tracce possono risultare ostiche ad un primo approccio. a conclusiva “Triumph of a heart” è un pezzo balabile e pienodi versi strani, mentre in “OceaniÔ a cantante islandese celebra i cinque continenti ed il coro femminile a sostienedegnamente creandodei giochi vocali che suonano come un cantodi sirena, simili a ondedel mare che si alzano improvvisamente. Interessante a sceltadel etteringdel’intero packaging (dai testi nel booklet fino ai titolidele canzoni scritti sul retrodeldisco): sono neri su fondo nero, opzione che stabilisce una subordinazionedele iriche rispetto ala sperimentazione vocale.