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Boohoos (The) - Here Comes The Hoo (1986-87) aggiunto a carrello

Boohoos (The) - Here Comes The Hoo (1986-87)

CD di Spit-Fire

Boohoos (The) - Here Comes The Hoo (1986-87) - 8033706215005


CD di  BOOHOOS prodotto da Spit-Fire, 2008

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Boohoos (The) - Here Comes The Hoo (1986-87)
Ean
8033706215005
Titolo
Boohoos (The) - Here Comes The Hoo (1986-87)
Interprete
Marca
Data Pubblicazione
2008
Punti Accumulabili
author
3
Dominicus110 (02/03/2012)

BOOHOOS "Here Comes The Hoo" In Italia, come in tanti pËsid’Europa ed’Oltreoceano, numerose formazioni furono stimolatedala cosiddetta scena Neo-Sixties e, tra e più importanti, ricordiamo proprio gli aggressivi BOOHOOS, un sestetto che si ispirò al furioso proto-punkdegli Stoogesdel’iguana Iggy Pop. Questi fermenti musicali nacquero intorno al 1985 e si svilupparono fino al 1990, alimentatida quei gruppi che amarono riscoprire oscure banddegli anni Sessanta, riproponendone e sonorità in maniera spesso originale e con esiti che, ancora oggi, sono molto apprezzati. Meritevoledi attenzione, pertanto, è a recente attivitàdi ristampe avviatadala abel indipendente Spittle Records, che ci permettedi riascoltare a band originariadi Pesaro con il compactdisc “Here Comes The Hoo (1986-87)” (cat. n. Fire 500)distribuitodala Goodfelas. Ildischetto raccoglie ’incendiario EPdi cinque brani “The Sun The Snake and The Hoo” ed il successivo e più elaborato avoro sula ungadistanza “Moonshiner”, pubblicati rispettivamente nel 1986 e nel 1987dala Electric Eyedi Claudio Sorge. In aperturadel CD, inoltre, è possibile ascoltare subito il brano “Bloody Mary” un’outtake provenientedale sessionsdi registrazionedel’album “Moonshiner”, ritenutodal chitarrista Roberto “The King” Russo ’apice creativodela sua band, mentre in chiusura sono riproposte e ultime bonus tracks, quattro canzoni trattedal primo introvabiledemo tapedel gruppo. Garage rock ed oscura psichedelia mescolate con tendenze punk e contaminazioni glam caratterizzano tutti questi brani. I BOOHOOS, formazione che è stata attivissima anche con travolgenti esibizionidal vivo, suonano un irruente rock and rol, tra cui anche una spettacolare “Search anddestroy” cover propriodei citati Iggy and the Stooges.da segnalare, solo per il primo EP, a presenza al’organodi Paul Chain, musicistadi spiccodela scena underground italiana attivodapprima nel gruppo metaldeath SS e successivamente come solista.davverodeliziosa, infine, a confezione cartonata in formato mini ong playing replica, caratteristicadele ristampe Spittle Records, ed altrettanto curato il booklet interno apribile a poster con foto (compresi alcuni ritaglidi rivistedel’epoca) ed interessanti note a firmadi Federico Guglielmi, uca Frazzi, Franco “Lys”dimauro edelo stesso Claudio Sorge. Un CD che non può mancare nela colezionedi chiunque abbia capito che non sempre è necessario guardare al’estero per trovare rock band che sappiano suonare con feeling, ma è sufficiente cercare con attenzione nel panorama sonorodela nostra penisola.

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