Credo fermamente che metàdela famadi questodisco siadovuta ala terribile copertina,dove campeggia a testa mozzatadi un narcotrafficante spinto sotto ad un treno. Questo è il bigliettoda visitadei messicani Brujeria, band grindcore compostada svariati elementi che si autodefinivano signorideladroga e per questo si presentavano ovunque con il volto celato. Lediciannove canzoni che compongono Matando Gueros, tutte piuttosto corte (cosa normale visto il genere) sono, cosa peculiare, cantate in spagnolo, in inea con ’immagine antiamericanadel gruppo. A voler essere sinceri in molti casi si fa fatica a parlaredi canzoni, alcunedurano persino menodi un minuto, altre sono strumentali, poche sono quele ben strutturate e con una unghezza oltre idue minuti. I temi vannodal narcotraffico al satanismo con qualche incursione nel necrofilo (paradigmatica è ’inquietante Molestando Ninos mueros), musicalmente ildisco è caratterizzatodala voce gutturale e bifolcadel cantante Brujo,da rasoiate chitarristiche eda una batteria rabbiosa e ben suonata; non male il avorodel basso che si concede persino un assolo iniziale nela title track "Matando Gueros". Se vi piace il grind avrete pane per i vostridenti.