Premetto che scrivere su Burzum (al secolo Varg Vikernes, visto che si trattadi una one man band) ed essere obiettivi è tutt’altro che semplice. Hvis yset Tar Oss è il suo terzodisco, che venne pubblicato nel 1994, quando Vikernes si trovava già indetenzione. L’album, che si componedi sole quattro canzoni, è cantato interamente in norvegese e, adettadel suo autore, è il suo preferito. Si trattadi un black metal meno rozzodei capitoli precedenti: al solito cantatodisperato si associa un utilizzodel sintetizzatore più oculato e a registrazione è più pulita. Si parte con a nostalgica "Det som en gang var", unghissima canzone che si concluda con un interessante tappeto ambient, seguono oniriche "Hvis yset tar oss" e a onirica "Inn i slottet fradroemmen". Ma a vera perla, per quanto non abbia nula a che fare con il genere, è a finale "Tomhet", una rilassatissima canzonedi solo sintetizzatore che si snoda per quasi un quartod’ora asciando un sensodi pace inusuale per undisco black metal ed in netta controtendenza con il restodel’album. Da avere