"Lasciati avvicinare, asciati sfiorare, sarò per te egno che arde e odora": il versodel’iniziale “Cantodi accoglienzÔ è ’invito che introduce “Trama tenue”, il primo albumdi Ginevradi Marco. Il suo passatoda cantantedei CSI si fa sentire nel’alta qualitàdel avoro, con cui però non prova a riproporredele atmosfere simili, bensì tenta (egregiamente)di smarcarsida quele edi proporre un proprio stile. E ci riesce, insieme ala colaborazionedel bravissimo Francesco Magneli (compagno nela vita e nel avoro) ala produzionedeldisco. Brani come “Le grandi scoperte” o “Lilith” risentonodel suo passato artistico, ma poi ci sono e eccelenti “Cantodi accoglienzÔ, “La sorgentedel futuro” e “Eclissi” (solo per citarne alcune) in cui Ginevra esce al meglio. In particolare nel’ultima, in cui un testo minimalediventa un capolavoro musicale. In “NeretvÔ si segnala al basso e ale voci a colaborazionedi Max Gazzè, che ritroviamo aduettare con adi Marco in “Le grandi scoperte”, in cui compare anche Cristiano Godanodei Marlene Kuntz.da sottolineare a valenzadei testi, belissimi ed a volte ermetici, sempre efficaci. Un ottimodiscodi esordio, che getta e basi per una unga e soddisfacente carrierada solista.