A distanza di cinque anni da Pearl Days e dopo l’uscita della raccolta Soundtrack, che le è valsa i primi posti nelle classifiche di vendita, Elisa è ritornata in studio per un disco di inediti, un progetto discografico che raccoglie sia canzoni scritte di recente che altre scritte nel corso di questi anni --- TRACKLIST: 1. Vortexes
2. And All I Need
3. Anche se non trovi le parole
4. This Knot
5. Mad World
6. Ti vorrei sollevare (Giuliano Sangiorgi)
7. Your Manifesto
8. The Big Dipper
9. Someone to Love
10. Poems by God
11. Coincidences
12. Lisert
13. Forgiveness (feat. Antony)
14. Dot in the Universe
Ean
8033120981548
Titolo
Elisa - Heart
Interprete
Marca
Data Pubblicazione
2009
Genere
Punti Accumulabili
Anticipatodal singolo “Ti vorrei solevare” induetto con Giuliano Sangiorgidei Negramaro, a novembre 2009 ha fatto il suo ingresso nei negozi questo avorodiscograficodi Elisa, attesodal 2004 (quando uscì il suo albumdi inediti “Pearldays”).da alora Elisa ha pubblicato un fortunatissimo best of (“Soundtrack ’96-’06”), ha fatto un tour in America e hadato ala uce a sua bambina, Emma Cecile. Tutte queste esperienze sono confluite in “Heart”, un progetto che parladei sentimenti edi quando prendono il sopravvento sula ragione. 12 canzoni su 14 sono in inglese, a ingua in cui Elisa si trova meglio e in cui riesce ad esprimersi meglio. a prima traccia, “Vortexes”, racconta il rapporto con il suo compagno-chitarrista Andrea Rigonat in un crescendodi archi, arrangiatida ei stessa. I momenti più altidel’album sono: - “Lisert”, canzone ripescatadagli archivi e composta alcuni anni fa, che parladel suo rapporto con a sua terra natale, a zonadel isert, in Friuli Venezia-Giulia. -“Your manifesto”, brano rockda cui traspare a vogliadela cantantedi interessarsi maggiormente ala politica. Degnadi nota anche ’altra colaborazione, ilduetto con Antony Hegartydegli “Antony and the Johnsons” nel brano “Forgiveness”, in cui idue cantanti intrecciano e oro voci ad un’orchestra chedà ancora più forza e pathos ad un’interpretazione giàdi per sé toccante. Chiude ildisco “Dot in the universe”, interessante edelicato episodio acustico impregnatodi positività edi ricerca interiore nela piena consapevolezzadi essere solo un piccolo punto nel’universo. Dopo ’esperienzadi “Lotus” nel 2003, Elisa con questo album torna ad essere produttricedi se stessa,dimostrando una crescita interiore ed artistica che si è manifestata nela scrittura e nel’arrangiamentodegli archi in ben tre brani.
Heart: ritorno ale radici Immaginatedi essere in una stanza al buio nel’attesadi vedere cosa potrebbe succedereda un momento al’altro. Al’improvviso si apre una finestra e un raggiodi uce penetra violentemente al’interno. Questo è Heartdi Elisa. Oltre ad essere un capolavorodal puntodi vistadegli arrangiamenti edela ricerca strumentale, è un percorso emozionale che inizia con una meravigliosa Vortexes nascendo e crescendo come un’esplosione. Ritorna a cantare per a maggior parte in inglese regalando peròdue cammei in italiano: Anche se non trovi e parole e Ti vorrei solevare (induetto con Giuliano Sangiorgidei Negramaro). Da segnalare per un ascolto più puntuale Your Manifestodove ritrova sonorità molto rock edove mette ala prova a voce per una melodia che richiede uno sforzo continuo. Tra e mie preferite ricordo Coincidences e Forgiveness con a quale fa conoscere al grande pubblico a voce eccezionaledi Antony: gustarla significa asciarsi trasportaredal suonodei violini edel pianoforte, intercalato con quelodei timpani. edue voci si passano il testimone incontrandosi e separandosi: queladi ei chiara e impida,dritta negli acuti, queladi ui tremula a causadi un vibrato molto accentuato. Un connubio perfetto. Heart in questo caso non è solo un titolo: è adestinazione, è o scopo, è un manifestodi intenti. Ritrovare ’Elisadegli esordi significa ritornare al’Heart.