Klaxons - Surfing The Void - 0602527449685
Un cd di KLAXONS prodotto da Polydor, 2010
“Surfing the Void”, ultimo album dei The Klaxons, è una vera e propria cavalcata del vuoto, ovvero dell’universo. Sonorità acute, tipiche dello stile klxoniano, falsetti e la stridente chitarra elettrica possono rendere al primo ascolto l’album fastidioso, soprattutto per chi non è abituato alle sonorità discordanti e disarmoniche del gruppo. Dopo un secondo ascolto però si riesce ad apprezzare la continuità del gruppo all’interno dell’album: costanti riferimenti allo spazio, all’"extra astronomical", quasi come se loro provenissero da un pianeta diverso dal nostro, ambienti descritti in modo visionario attraverso la distorsione dei suoni e la voce del cantante che sembra provenire da lontano, come in una comunicazione dall’universo. Un cd, a mio avviso, di avanguardia, particolare, rumoroso ma con una certa melodia di fondo che rende apprezzabili brani come "Twin Flames", "Echoes". La traccia di chiusura "Cypherspeed" è un crescendo di suoni, una chitarra potente e una batteria rumorosa sembrano descrivere una frettolosa ascesa allo spazio da parte dei musicisti, come se volessero scappare da qualcosa "Ride the pandemonium, The hyper-confusion, Escape to nowhere".
Dettagli del prodotto
- Titolo: Klaxons - Surfing The Void
- Interprete: KLAXONS
- Produttore: Polydor
- Data di Pubblicazione: 07 Settembre '10
- Genere: Musica Leggera
- EAN-13: 0602527449685
-5%
Gregorian - Masters Of Chant #01
GREGORIAN
edizioni Edel Records
-5%
“Surfing the Void”, ultimo album dei The Klaxons, è una vera e propria cavalcata del vuoto, ovvero dell’universo. Sonorità acute, tipiche dello stile klxoniano, falsetti e la stridente chitarra elettrica possono rendere al primo ascolto l’album fastidioso, soprattutto per chi non è abituato alle sonorità discordanti e disarmoniche del gruppo. Dopo un secondo ascolto però si riesce ad apprezzare la continuità del gruppo all’interno dell’album: costanti riferimenti allo spazio, all’"extra astronomical", quasi come se loro provenissero da un pianeta diverso dal nostro, ambienti descritti in modo visionario attraverso la distorsione dei suoni e la voce del cantante che sembra provenire da lontano, come in una comunicazione dall’universo. Un cd, a mio avviso, di avanguardia, particolare, rumoroso ma con una certa melodia di fondo che rende apprezzabili brani come "Twin Flames", "Echoes". La traccia di chiusura "Cypherspeed" è un crescendo di suoni, una chitarra potente e una batteria rumorosa sembrano descrivere una frettolosa ascesa allo spazio da parte dei musicisti, come se volessero scappare da qualcosa "Ride the pandemonium, The hyper-confusion, Escape to nowhere".