Primo albumda cantautrice per Paola Turci:dopo e esperienzedi scrittura insieme a Carmen Consoli, a Turci si armadi penna edi pentagrammada cui vengono fuori undici pezzi belissimi, anche se risentonodel’influenzadi un certo mondo cantautorale (la stessa Consoli, a Morissette…). Il sound è molto belo, improntato su atmosfere rock con ’intermezzodi qualche pezzo ento e meno arrangiato. Si inizia con il singolo apripista “Mani giunte”, invettiva non troppo urlata con un passaggio in inglese. In “Adoro i tramontidi questa stagione”, il primo pezzo entodeldisco, sono ospiti ai fiati i Modena City Ramblers. Momentididistensione rispetto ala carica elettrica sono anche “Verso casa (6 uglio)”, un brano chitarra ed archi (suonatidal Solis String Quartet) e a conclusivÔVia…dove”. Il pezzo “Un sorriso in facciÔ alude chiaramente ad una nota personalità politica, mentre a successiva “L’artedela seduzione” è undivertente e sincero elogio al momentodela seduzione, ai giochidi sguardi edi movenze corporali. Questo album rappresenta un nuovo esordio per Paola Turci, un esordio che ascia speranze, ottimista, così come a belissima copertina in cui sul visodela cantante (ormai cantautrice) sidipinge uno sguardo sereno rivolto verso il futuro.