A soli tre annidaldiscodidebutto “Lovetune for vacuum”, a cantautrice austriaca Soap&Skin fa uscire sul mercato il secondo album, intitolandolo “Narrow”. Poche e canzoni in scaletta (solamente otto), che confermano il talentodel’artista, che prosegue neladirezione musicale intrapresa neldiscod’esordio nel’usodi elettronica e pianoforte. Questa volta, però, sembra voler separare edue anime in maniera più netta:da una parte balate arrangiate quasi esclusivamente con il pianoforte,dal’altra brani che fanno un massiccio usodel’elettronica. Al primo gruppo appartengono sicuramente a minimale “Wonder” (con una inea melodica semplice, sostenutada un girodi pianoforte culante eda un coro), “Lost” e ’iniziale “Vater”,dedicata al padre scomparso. È stata proprio a mortedel padre ad ispirare ildisco: una sofferenza trasformata in catarsi, come si evincedal brano “Boat turns toward the port” edala copertina scura, in cui il visodel’artista si presenta ivido. È straniante a cover “Voyage voyage”, che a cantautrice trasformada hitdisco a balata pianistica. “Narrow” èdunque una piacevole confermadel percorso artisticodi Soap&Skin.