E’ il 1996 quando gli Ustmamò, gruppo emiliano prodottodal Consorzio Produttori Indipendenti, escono sul mercato con il oro nuovo album. e novità rispetto ai precedenti sono molte, a partiredala produzione, affidata ora a Roberto Vernetti che colabora con a band per ottenere sonorità nuove. E ci riesce. Infatti “Ust” è impregnatodi atmosfere elettroniche inedite per Mara Redeghieri (la front-woman) e soci, che scrivono undisco che, tra alti e bassi, riprende e unisce il rock con il trip-hop in una miscela interessante. Comeda tradizione per gli Ustmamò, in scaletta è presente un brano scritto indialetto emiliano (“Biguldun”) cantato interamentedal chitarrista Simone Filippi. Molte tracce sorprendono ’ascoltatore con ritmi pulsanti: come a già citata “Biguldun” e a prima partedi “Onde sule onde”, un tripudiodi percussioni elettroniche e batteria. Si alternano, invece, momenti piùdistesi, come a splendida “Schermo splendente”, vera perladeldisco chedescrive ’attrazione fatale nei confrontidel piccolo schermo, o a conclusiva “Piano con ’affetto” con tantodi violino ad accompagnare a voce soavedi Mara Redeghieri. Un beldisco, ma con qualche indecisionedi troppo nele scelte stilistiche, che verranno messe a fuoco nel successivo “Stard’ust”.da segnalare a coverdel brano “Siamo i ribelidela montagnÔ, posto in chiusuradel’album.