All reflections drained - 0063445751202
Un cd di Xasthur prodotto da Goodfellas, 2009
- € 16.49
Volete farvi del male? Volete sprofondare in un abisso nero, in una spirale di tristezza e malinconia? Ascoltate Xasthur. Xasthur è una one man band californiana composta da Malefic, al secolo Scott Conor dedita ad un black metal lento ed angosciante, da qualcuno ribattezzato depressive black metal o suicidal black metal. Non c’è bisogno di dire che Xasthur è uno dei capisaldi del genere e questo All Reflections Drained è un ulteriore prova della sua abilità. A differenza dei capitoli precedenti questo album è quasi totalmente strumentale: Malefic canta sporadicamente, limitandosi a poche parole o grida; in compenso il suono è più pulito, ed il ritmo rallentato, strizzando l’occhio al doom metal. Descrivere le canzoni una ad una sarebbe noioso e fuorviante, sono tutte delle perle del genere, a cominciare dai titoli (ne cito due a caso: Dirge Forsaken e Maze of Oppression); farò solo un eccezione: la sesta traccia Inner Sanctum Surveillance è un capolavoro di dolore, parte in sordina e si mantiene tranquilla per tutta la durata, con un riff a dir poco da brividi, mentre lo scream di Malefic fa il resto. Gran gruppo e gran disco
Dettagli del prodotto
- Titolo: All reflections drained
- Interprete: Xasthur
- Produttore: Goodfellas
- Data di Pubblicazione: 29 Maggio '09
- Genere: Varia
- EAN-13: 0063445751202
Volete farvi del male? Volete sprofondare in un abisso nero, in una spirale di tristezza e malinconia? Ascoltate Xasthur. Xasthur è una one man band californiana composta da Malefic, al secolo Scott Conor dedita ad un black metal lento ed angosciante, da qualcuno ribattezzato depressive black metal o suicidal black metal. Non c’è bisogno di dire che Xasthur è uno dei capisaldi del genere e questo All Reflections Drained è un ulteriore prova della sua abilità. A differenza dei capitoli precedenti questo album è quasi totalmente strumentale: Malefic canta sporadicamente, limitandosi a poche parole o grida; in compenso il suono è più pulito, ed il ritmo rallentato, strizzando l’occhio al doom metal. Descrivere le canzoni una ad una sarebbe noioso e fuorviante, sono tutte delle perle del genere, a cominciare dai titoli (ne cito due a caso: Dirge Forsaken e Maze of Oppression); farò solo un eccezione: la sesta traccia Inner Sanctum Surveillance è un capolavoro di dolore, parte in sordina e si mantiene tranquilla per tutta la durata, con un riff a dir poco da brividi, mentre lo scream di Malefic fa il resto. Gran gruppo e gran disco