Mastodon - Leviathan - 0781676662227

Quale è la maniera migliore per rendere in musica il concetto di eterna e continua lotta di sopravvivenza contro il male, o contro il desiderio stesso di combattere contro il male? Come si narrano le bordate del destino e la caccia aperta all’ossessione? Come si può trasformare Moby Dick, il romanzo epocale di Melville, e l’insieme dei valori simbolici che la balena bianca rappresenta in canzoni? A mazzate. Una volta inserito Leviathan nel vostro lettore (è sconsigliato avere vicini rompi scatole) verrete accolti dal riff devastante di "Blood & Thunder": Fulmini e saette, ammainate le vele, la caccia è aperta! Un cd epocale, la rinasciata del metal per alcuni, "Leviathan" inanella, come un arpione affilato, una serie di canzoni dal groove indescrivibile a parole (Seabest), potenti ed intelligenti (Iron Tusk), montagne di riff e soli mai scontati (Aqua Dementia), vocals growl e cantato più soft (Naked Burn), e straborda di potenza. Alle pelli il lavori di Brann Dailor, batterista quasi jazz per le rullate, è devastante, mentre alle asce Brent Hinds e Bill Kelliher si intrecciano in strutture complesse e coinvolgenti, il tutto accompagnato dal basso disciplinato e dal vocione di Troy Sanders, più che mai affiancato dal tabagista Brent. Infine, "Hearts Alive" dimostra coi suoi tredici minuti che i Mastodon sanno anche risvegliare il prog, devastadolo dall’interno. E quando gli arpeggi delicati di "Joseph Merrick" ancora riecheggiano nelle orecchie, al largo lo sfiatatoio della balena ci richiama, funesto ed invitante.